fbpx

Eroi senza gloria

Eroi senza gloria

a cura di
1° ed.
978-88-317-2975-8
Nei tre racconti, ambientati durante la Prima guerra mondiale, il conflitto armato è allo stesso tempo specchio e origine di lacerazioni interiori, che si risolvono solo con la morte. La guerra non è mai spettacolo tragico o grandioso, e i soldati non sono mai eroi, ma semplici individui costretti a misurarsi con un destino ineluttabile. La danza della morte narra un’accesa contesa tra due soldati, decisa dalle pallottole nemiche che colpiscono entrambi a morte. La catastrofe mette in scena il conflitto di coscienza che il protagonista deve affrontare combattendo i suoi «fratelli» rumeni, a cui è legato per lingua ed etnia. Iţic Ştrul, disertore, capolavoro della prosa breve rumena, si interroga sugli obblighi e sul senso di appartenenza dei cittadini di fede ebraica a uno Stato nazionale che sembra escludere al suo interno ogni diversità. 

Autore

(1885-1944), nato in Transilvania quando la regione era ancora una provincia periferica del grande Impero austro-ungarico, è tra i maggiori prosatori rumeni. Le sue origini, la doppia appartenenza nazionale, la condizione di esule a Bucarest, vissuta prima che la Transilvania si unisse allo Stato rumeno, lo accomunano agli scrittori centroeuropei testimoni della dissoluzione della monarchia asburgica. I suoi racconti e romanzi (tra cui va ricordato La foresta degli impiccati, 1922) tratteggiano una costellazione di esistenze vinte e umiliate dalla Storia.