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Fino a prova contraria

Fino a prova contraria

Tra gogna e impunità, l'Italia della giustizia sommaria

pp. 176, 1° ed.
978-88-317-2713-6

Da qualche decennio è in corso un processo all'apparenza irreversibile: la trasformazione del nostro paese in una repubblica giudiziaria, dove giustizia e politica si intrecciano, si confondono, si equivalgono. Il giusto processo somiglia sempre più a una santa inquisizione in un sistema dai tempi pachidermici che lascia la vittima senza risposte e il colpevole impunito. Annalisa Chirico descrive le origini di tali storture mettendone a fuoco i pericoli e le ricadute sulla libertà dei cittadini e sulla competitività del paese. Al grido di «resistenza costituzionale», certe frange giudiziarie hanno condotto mille crociate in barba al principio della separazione dei poteri. Oggi impazza il «populismo penale», cavallo di battaglia di quanti, nell'agone politico, alimentano la falsa credenza del giudiziario come lavacro per la società intera. Il magistrato assume di volta in volta il ruolo dell'imprenditore, del sindacalista, dello scienziato, addirittura del legislatore, in una «giudicatura» che infligge il colpo di grazia al primato della politica.

Autore

scrive per «Il Foglio» e per «Panorama». Dottoressa di ricerca in Political Theory alla Luiss Guido Carli di Roma, ha un master in European Studies. Ha lavorato al Parlamento europeo e condotto campagne per la libertà di scelta, contro gli eccessi del sistema giudiziario e carcerario, per un femminismo libertario e moderno. Dal 2016 presiede il movimento Fino a prova contraria. Con Marsilio ha pubblicato Siamo tutti puttane. Contro la dittatura del politicamente corretto (2014) e l'autobiografia a quattro mani di Umberto Veronesi, Confessioni di un anticonformista (2015).