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I bambini beneducati

I bambini beneducati


pp. 162, 1° ed.
978-88-317-2457-9

I bambini beneducati andavano visti e non sentiti. Dovevano esserci, far bella figura, mostrarsi “carini”, ma potevano solo sfiorare la vita degli adulti. Guai a scantonare in questa stravagante famiglia, metà italiana e metà francese. Un mondo aristocratico e privilegiato che divideva la società in due categorie: i Qualcuno e i Nessuno. I primi: splendidi qualsiasi cosa facessero. I secondi: spesso brutti e villanzoni. Lo scopo per una ragazza “con quel cognome” era di fare un ottimo matrimonio in modo da raddoppiare magistralmente il patrimonio di famiglia decimato dalle tasse.  Entrambe le nonne − in modo diverso − sostenevano con furia energica che per una fanciulla la via “dell’arte” non avrebbe mai portato fortuna. La felicità stava nella maternità e nella vita coniugale. Se necessario, vissute con signorile distacco. Con leggerezza ed estro Gaia de Beaumont racconta con straordinaria ironia la storia di una bambina nella Roma degli anni Cinquanta  e Sessanta. Ma l’ironia invocata non è crudele. Non schernisce né l’amore né la bellezza. Attenua lo stupore e permette di deridere bizzarrie e frivolezze senza doverle mai odiare.  

Autore

 vive a Roma. Oltre a Vecchie noiose, con Marsilio ha pubblicato Scusate le ceneri (biografia romanzata di Dorothy Parker; 1993, 2019), Ghiaia (1996), Care cose (1997), Vogliamoci male (1997), La bambinona (2001), Tra breve io ti scorderò, mio caro (biografia di Edna St. Vincent Millay; 2004), I bambini beneducati (2016) e Scandalosamente felice (2021). Ha collaborato con quotidiani e settimanali e ha lavorato come sceneggiatrice e ghostwriter.