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Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato

Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato

traduzione di

pp. 324
978-88-317-2092-2

VINCITORE DEL PREMIO BOTTARI LATTES GRINZANE 2016

«Un romanzo entusiasmante, commovente, saggio, e perfino romantico» DIE ZIET

«Un titolo da stampare sulle magliette e una storia che fa riflettere su quel pregiudizio chiamato normalità» MARIE CLAIRE

Per il piccolo Josse, figlio del direttore di un ospedale psichiatrico per l'infanzia e l'adolescenza, crescere in mezzo a centinaia di malati di mente è del tutto naturale, anzi, la cosa gli piace moltissimo. I «dementini», come affettuosamente e spietatamente ama chiamare i pazienti, sono parte della sua famiglia; la grande area dell'ospedale è la sua casa. Qui Josse è felice di galoppare sulle spalle di un ragazzo gigantesco che se ne va in giro facendo suonare due pesanti campane dorate; qui si addormenta cullato dalle urla tranquillizzanti che ogni sera lo accompagnano nel sonno. Ama l'eccesso, l'isteria festosa, la gioia incontrollata, la normalità per lui ovvia di quel luogo della follia. Questo mondo a sé, che alte mura proteggono dall'esterno, è soprattutto il regno di suo padre, l'uomo grasso dagli occhi gentili e curiosi che lui ammira sopra ogni cosa e che gli ha insegnato a diffidare delle apparenze e a cercare la bellezza dove davvero si fatica a trovarla. Un padre che sembra avere tutto sotto controllo e che troppo spesso finisce col mancare i propri obiettivi. Con infinita tenerezza e molto buon umore, Meyerhoff ricostruisce la storia di un'insolita famiglia - padre, madre, tre figli maschi e un cane - che vive in un insolito luogo. Forte della convinzione che «inventare significa ricordare», tra vita vissuta e finzione scava negli abissi della memoria per ripescare gli episodi che hanno disegnato lo stravagante idillio della sua infanzia e la perdita di quell'universo rassicurante. Al centro del suo racconto autobiografico, di una comicità trascinante e al tempo stesso profondamente malinconico, è proprio la perdita di qualcosa che non tornerà più, il ricordo che si mescola a desiderio e fantasia, la nostalgia che resta.

Autore

Noto autore e attore di teatro, è anche uno degli scrittori tedeschi contemporanei di maggiore successo: tradotti in dodici lingue, i suoi romanzi hanno ricevuto numerosi riconoscimenti letterari, vendendo solo in Germania due milioni di copie. Meyerhoff è stato direttore del Maxim Gorki Theater di Berlino ed è oggi membro dell’ensemble del Burgtheater di Vienna. Dopo Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato (2015), un vero e proprio caso letterario, vincitore del Premio Bottari Lattes Grinzane – sezione Il Germoglio, Tutti i morti volano in alto è il secondo libro di Meyerhoff pubblicato in Italia da Marsilio.