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Nella pancia del Leone

Nella pancia del Leone

Ricettario di un eretico nell'epoca del cambiamento
prefazione di

pp. 160, 1° ed.
978-88-317-2067-0
«Lo scandalo del Mose ha chiuso in Veneto una lunga e fallimentare stagione, in cui la politica ha pensato più a occupare e controllare gli spazi economici che a creare condizioni per la crescita. Se solo cinque anni fa, passeggiando per Treviso o per Vicenza, si aveva la sensazione di vivere in uno dei luoghi più ricchi e fortunati del mondo, oggi è molto diverso. La crisi sta colpendo soprattutto i produttori di ricchezza. È a loro che la politica deve guardare per rimettere in moto l'economia. Con coraggio, determinazione e visione: esattamente il contrario di quanto è avvenuto negli ultimi vent'anni». Così in questo libro-denuncia Diego Bottacin - che si definisce tanto eretico a sinistra quanto all'opposizione di questo centrodestra - presenta le sue proposte per «mettere a dieta» politica e burocrazia e ridare slancio alla Regione. Punto di partenza è il Veneto virtuoso, che produce idee, innovazione, crescita, con le piccole e medie imprese che vincono le sfide sui mercati. Per tornare a correre non basta snellire la macchina pubblica, ma bisogna rispondere ad alcune esigenze imperative: trattare il Veneto come una sola grande città, agire nella sanità con un progetto di semplificazione verso un sistema più equilibrato e responsabile, ripensare le priorità dell'istruzione, istituendo un Politecnico veneto. Proposte concrete che vanno realizzate in tempi rapidi, perché - sostiene Bottacin - «o si torna a volare o si affonda. Non c'è la possibilità di una rassicurante conservazione dello status quo».

Autore

(Noale, VE, 1959), insegnante. Dal 1992 al 2005 è stato sindaco di Mogliano Veneto. Presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss 9 di Treviso dal 2000 al 2005, si è occupato di cooperazione internazionale decentrata. Tra i fondatori, negli anni novanta, del Movimento dei sindaci del Nordest, è stato poi coordinatore regionale della Margherita. Dal 2005 è in Consiglio regionale, dove è stato vicepresidente della Commissione Sanità e sociale e componente della Commissione Territorio e viabilità.