«L'idea della salvezza ha mutato e muta struttura, ma essa tende sempre ad assolvere al suo compito di produttrice di speranza e consolatrice di angosce. Per questo ogni tentativo di estraniare l'idea della salvezza, comunque configurata, dall'animo dell'uomo incontra grandi resistenze, al pari di ogni tentativo di liberare l'uomo dalle spinte irrazionali»
Questi scritti scelti di Virgilio Dagnino sono un primo incontro con uno dei maggiori protagonisti del socialismo italiano della seconda metà del Novecento, la cui lettura rappresenta un momento di riscoperta e di memoria non solo per chi già conosca Dagnino come pensatore, spesso profetico e di grande attualità, ma per chiunque ne voglia apprezzare la storia di capitano d’industria, esponente della Resistenza, giornalista ed economista.
Il pensiero di Dagnino, sempre documentato e ispirato da un lucido approccio antidogmatico, conquista rinnovata attualità e contemporaneità in un momento
storico in cui le nuove tecnocrazie sembrano assumere una crescente influenza
nella vita e nella società.
Ristampare oggi quanto scritto da Dagnino a distanza di trent’anni, arricchito dai saggi introduttivi del curatore Gabriele Locatelli, di Giuseppe Marcenaro e di Giovanni Fava, riporta alla luce un punto di vista mai banale e mai rassegnato alle seduzioni di salvezze finali: religiose o laiche che esse siano.