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Io voto Shakespeare

Io voto Shakespeare

La coscienza perduta della politica

pp. 112, 2° ed.
978-88-317-1299-6
Shakespeare e la sua immaginazione sono il punto di partenza per questa curiosa analisi sullo stato della nostra politica condotta da Marco Follini. I testi del Bardo hanno plasmato la nostra civiltà letteraria e rivelato non poche verità politiche. Soprattutto, nell'opera di Shakespeare, è la coscienza a emergere, e il suo valore nel discorso pubblico. È proprio questo, a ben vedere, il punto in cui la nostra trama politica si è spezzata: sul palcoscenico italiano si affollano grida e stridori, promesse e imbrogli, proclami e furbizie, ma manca l'onestà intellettuale di ascoltare quella vocina che dentro di noi ci avverte quando stiamo sbagliando, o facendo del male, o giocando sporco, o tradendo noi stessi e i nostri principi. O più semplicemente esagerando. Addentrandosi nella selva dei personaggi del teatro shakespeariano si rimane sorpresi nel trovare affinità e similitudini con la politica dei nostri giorni e l'evasione diventa un modo per ritrovare il senso delle proprie azioni, per immaginare un altro mondo, e un'altra politica.

Autore

(Roma, 1954). Senatore. È stato leader dei giovani democristiani, consigliere di amministrazione della Rai, segretario dell’Udc, vicepresidente del Consiglio. Ha scritto, tra l’altro, La Dc (Il Mulino), Uno contro tutti (Marsilio), La volpe e il leone (Sellerio), Elogio della pazienza (Mondadori). Da ultimo, per Marsilio ha pubblicato Io voto Shakespeare. La coscienza perduta della politica (2012, due edizioni).