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La regina che faceva la colf

La regina che faceva la colf

Venuta in Italia dall'Africa nera scelse di tornare al suo villaggio
prefazione di

pp. 128, 1° ed.
978-88-317-1230-9
In una lettera a un ragazzino della foresta che non ha mai visto nulla del progresso, le scomode verità della regina ashanti Nana Konadu Yiadom che, dopo aver vissuto a lungo in Italia (18 anni come colf, a Schio), è tornata per sempre al villaggio di Besoro, il suo villaggio, immerso nella giungla subtropicale del Ghana. La regina spiega a Kofi cosa sono le macchine, i palazzi, le strade, gli uomini che vivono di progetti, di costruzioni e di corsa. Racconta del suo incanto ma anche di un vuoto di serenità e di infinito. Racconta del suo desiderio di tornare alla semplicità del villaggio e di portare con sé solo un pezzetto del nostro mondo: una piccola scuola, un piccolo ospedale, un pozzo. Voleva a Besoro più istruzione e meno malattie. Li ha avuti con l'aiuto di un gruppo di amici italiani. In quella foresta ora la gente si ammala di meno, vive più a lungo e conosce un po' il mondo. Tutte cose indispensabili, ha pensato anche lei ragionando con la testa dell'uomo bianco. Ma si è trovata di fronte a una triste realtà: il piccolo pezzo di mondo occidentale si è rivelato il germe di una grande malattia. Una malattia che iniziava a spegnere la luce della sua terra, legata da millenni ai ritmi della natura. La malattia delle città.

Autori

ha 55 anni e quattro figli, è nata e vive a Besoro, un grande villaggio della foresta del Ghana, dove è regina. In Italia è conosciuta come Rosina.
Nato a Mestre, Venezia, è un giornalista del «Corriere della Sera», vive e lavora a Milano. Ha trascorso quattro periodi nella foresta del Ghana, nel villaggio di Besoro dove governa la regina Konadu Yiadom. Per Marsilio, nel 1997, ha scritto Una storia criminale, autobiografia del bandito Felice Maniero, libro dal quale è stata tratta la fiction di Sky Faccia d’angelo.