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Oltre i partiti

Oltre i partiti

Un nuovo campo dei democratici per cambiare l'Italia

pp. 144, 2° ed.
978-88-317-0995-8
L'ultima sconfitta della destra alle amministrative 2011 apre scenari di speranza ma non definiti. Se è certo che, prima o poi, l'era di Berlusconi finirà, potrà continuare, in altre forme, il berlusconismo - una visione del mondo con una pratica istituzionale e un'idea dei rapporti sociali tutt'altro che simpatiche e bonarie, al contrario pericolose e diseducative - che ha reso il Paese più ingiusto e cattivo. Le forze della sinistra, e democratiche in generale, hanno un'enorme responsabilità. Goffredo Bettini, protagonista della nascita dell'avventura del Pd, riflette sulla definitiva crisi dei partiti, sulle possibili soluzioni e scenari futuri, non risparmiando critiche e analizzando gli errori commessi, ma mettendo in evidenza la carica positiva e propositiva emersa dall'ultimo confronto elettorale. Per farla divenire azione concreta bisogna dare delle risposte a quelle domande che Bettini individua come decisive: «Perché tante difficoltà a unire veramente in un solo pensiero tutti i democratici: laici, socialisti, cattolici, ex comunisti? Cosa non convince nel nucleo vitale del nostro messaggio?». Un campo unitario, largo, mobile al suo interno, privo di steccati partitici o ideologici, collaborativo e solidale, esiste già e si è ritrovato nei valori democratici di fondo riemersi in opposizione all'aggressività della destra. Si tratta di raccoglierne la sfida e renderlo efficace in direzione di un rinnovamento culturale e politico del Paese. Se nessuno può vantare rimedi certi e miracolosi, il libro vuole essere un valido contributo per recuperare un linguaggio e una politica reali e risollevare le sorti dell'Italia.

Autore

(Roma 1952) negli anni settanta è dirigente romano e nazionale della fgci dove collabora con Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Gianni Borgna, Ferdinando Adornato. Negli anni ottanta, da segretario del pci di Roma, lavora a stretto contatto con Pietro Ingrao, Paolo Bufalini e Gerardo Chiaromonte. Ad appena 32 anni entra nella Direzione nazionale del pci. Principale artefice della candidatura di Francesco Rutelli a sindaco di Roma, dà inizio al cosiddetto "Modello Roma", che governerà per quindici anni la Capitale. Dal 1989 al 1997 è consigliere comunale, poi regionale, deputato e senatore. Carica, quest'ultima, che lascia volontariamente per portare avanti il progetto del Partito democratico di cui, con Veltroni segretario, sarà coordinatore nazionale. Alle dimissioni di Veltroni rinuncia a ogni incarico e si dedica al lavoro culturale e alla scrittura. Tra i suoi libri: A chiare lettere. Un carteggio con Pietro Ingrao e altri scritti (2007) e Pd anno zero (con Carmine Fotia, 2009).