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Il banchiere innamorato

Il banchiere innamorato

La straordinaria vita di Giorgio Zanotto tra la "sua" famiglia, la "sua"

pp. 264 con 11 ill. b/n, 1° ed.
978-88-317-0986-6
Giorgio Zanotto (1920-1999), sempre rimasto legato con amore sconfinato alla terra natale, Verona, è stato nel Dopoguerra fra i protagonisti della rinascita italiana. Il Banco Popolare, da lui tenacemente voluto, è divenuto il terzo polo creditizio nazionale: animatore di quello che gli economisti e i sociologi hanno ribattezzato il "Miracolo del Nord-Est". Aree depresse, trasformatesi nella locomotiva dell'Italia che lavora, produce, esporta. La figura di Giorgio Zanotto, per molti versi assimilabile a quella di Raffaele Mattioli alla Banca Commerciale e di Enrico Cuccia a Mediobanca, va fatta uscire dall'ombra. Chissà se lui così timidamente rigoroso, allergico alle luci della ribalta, sarebbe consenziente. Eppure è storicamente necessario, in una stagione in cui troppi, ad ogni livello della vita pubblica, antepongono le ambizioni personali a quel "bene comune" che fu invece il costante riferimento di Zanotto. Con puntiglio da cronista di razza Giancarlo Galli, che coi banchieri ha avuto opportunità di "consuetudini ravvicinate", ha ricostruito le tappe del complesso itinerario umano di Zanotto, cogliendone la poliedrica personalità: il cattolico rigoroso ma mai genuflesso; l'affetto per la famiglia; il sofferto impegno civile (da assessore, sindaco, presidente della Provincia con tutte le "grane" giudiziarie che ebbe a patire, ingiustamente), sino al vertice del Banco Popolare. Una "banchetta" che Zanotto trasformò in Grande Banca, senza abdicare ai principi: servire, mai egemonizzare!

Autore

, giornalista e scrittore, è autore di inchieste e saggi di argomento politico, economico e finanziario, tradotti anche all'estero. Fra i principali: I cattolici e il sindacato (Palazzi 1969, Premio Campione d'Italia); Benedetto Bettino - Biografia di Craxi (Bompiani 1982). Con Mondadori ha pubblicato Gli Agnelli (1997), La fabbrica dei soldi. Storia della borsa (2000), L'Euro, la grande scommessa (2001), Finanza Bianca - La chiesa, i soldi, il potere (2004), Poteri deboli: la mappa del capitalismo nell'Italia in declino (2006). Con Garzanti ha pubblicato Il padrone dei padroni. Enrico Cuccia e il capitalismo italiano (1995, rieditato nel 2006, finalista al premio del «Financial Times»), Nella giungla degli gnomi: dall'era Fazio al Grande Crack (2008). Dopo essere stato inviato de «Il Giorno» di Enrico Mattei e Gaetano Baldacci, è stato caporedattore al «Corriere d'Informazione» e direttore del «Lombardo». Ha svolto incarichi di consulenza in istituzioni bancarie nazionali e internazionali.