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Ritratto di un signore

Ritratto di un signore

La vita, gli amori e le delusioni di Giovanni Urbani
introduzione di

pp. 140, 1° ed.
978-88-317-0901-9
Ritratto di un signore è il racconto della vita, degli amori e delle delusioni di Giovanni Urbani - critico, restauratore, direttore dell'Istituto del Restauro tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta: uomo bellissimo e affascinante, mondano e popolare, dandy e appassionato. Grandi successi e profonde solitudini. È anche il ritratto di un mondo e di un'epoca. Così, accanto alle figure di Cesare Brandi, di storici dell'arte e filosofi, artisti come Mario Schifano e Giosetta Fioroni, scrittori come Alberto Arbasino, Giorgio Bassani, Ennio Flaiano, Angelo Guglielmi, Giovanni Russo, personaggi come Gianni Agnelli. Il ricordo di Bruno Zanardi e Lalla Franzan, suoi allievi; di Pasquale Chessa e Ilaria Occhini e Lucia Campione, suoi amici. E tanti altri. Ritratto di un signore è soprattutto la storia di una grande amicizia: quella tra Urbani e Raffaele La Capria, il suo amico Duddù, durata decenni, fino al triste epilogo, quando Giovanni se ne va sfogliando per l'ennesima volta le pagine dell'amatissimo Lord Jim di Conrad. E di un grande amore: tra il critico e la bellissima Kiki Brandolini d'Adda: dalla passione iniziale ai silenzi finali - liti, tradimenti, riappacificazioni. Velato, ma sempre presente, il dolore di un figlio malato - lontano, in un piccolo paesino del Piemonte. Poi il diario degli ultimi anni di vita, scritto da Urbani per suo "nipote" Francesco: «Anche se dovessi solo spiegarti le ragioni profonde del mio affetto per te, come potrei fare a meno di raccontarti chi sono, chi è stato il figlio che ho avuto tanti anni fa, e col cui nome, di tanto in tanto, mi è successo di chiamarti?» E divertenti aneddoti: un capitale investito in abiti di alta sartoria «perché spariranno i sarti e arriveranno gli stilisti», i borghesi maoisti in corteo, la casa dei fantasmi in via Margutta, quella degli ultimi anni di vita: la stessa del Segno del comando. La storia di un uomo e del suo generoso tentativo: cercare nuove strade per provare a salvare la Bellezza.

Autore

lavora al «Foglio» da dieci anni. Precedentemente, è stato giornalista parlamentare dell'«Unità». Collabora con diverse riviste. Con Pietrangelo Buttafuoco ha condotto per due stagioni, alla fine degli anni Novanta, il programma «Sali e tabacchi» su Canale 5. Con Alessandro Galiani ha scritto il libro Mal di destra (Sperling & Kupfer). Con Marsilio ha pubblicato I magnifici anni del riflusso.